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Mi interessa la luce L’accarezzo e m’accarezza Mi lascio cullare dal suo colore Che non è un colore Perché è il colore di chi incontra È il bianco della casa di legno il marrone del tetto Il verde dell’albero che le sta di fronte Il giallo di grano che al vento si inclina Dà loro vita A loro si adatta Ne scopre la forma Il contorno Il confine Ecco, ogni pezzo a sè Distinto Separato Solo Entra indifferente Di finestra in finestra Su cristallizzati corpi Che guardano assenti Nella solitudine d’una stanza d’albergo Nella routine di un ufficio e del suo ordinato schedario Nella apatia di un dopocena d’una passione finita d’un amore passato Di un tempo che è fermo Nell’attimo eterno D’uno sguardo perso nel vuoto infinito
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