Pubblicato il Agosto 11, 2019Agosto 13, 2019 di atecneNostalgia ovvero Arianna Si abbandonò ai suoi sogni Dove i rimpianti si trasformavano in nostalgia Dove partire era tornare per scegliere ancora Dove il passato era ancora futuro Sbuffava un treno alll’orizzonte Un tranquillo assolato meriggio che volgeva al tramonto Che senso aveva avuto Abbandonare tutto? Che volto aveva ora sua madre? Che rughe attraversavano il volto di suo padre? E chissà dove giaceva ora Asterione, suo fratello, sacrificato all’illusione del suo amore? Un groppo le stringeva lo stomaco